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ORBETELLO

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ORBETELLO

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Orbetello è un comune della provincia di Grosseto con poco meno di 15.000 abitanti. Dista dal capoluogo circa 40 km. È situato al centro della Laguna di Orbetello, importante riserva naturale.
La città di Orbetello sorge nel mezzo dell'omonima laguna ed è unita al
Monte Argentario tramite una strada costruita su di un terrapieno artificiale (la diga), che ha diviso la laguna in due specchi d'acqua ("Laguna di Levante" e "Laguna di Ponente"). Fino al 1944 sulla diga correva anche una ferrovia che la collegava al Porto Santo Stefano.
Il territorio comunale è estremamente variegato; la zona umida lagunare è delimitata verso il mare da due tomboli (il
Tombolo della Feniglia ed il Tombolo della Giannella) caratterizzati da lunghe spiagge sabbiose, pinete e macchia mediterranea. La costa in prossimità dei rilievi di Talamone e di Ansedonia diventa rocciosa e di difficile accesso.
L'entroterra è caratterizzato da modesti rilievi, dove la vegetazione cresce spontanea, formando intricate macchie di vegetazione e da zone pianeggianti, una volta malariche ed oggi intensamente coltivate.
Orbetello, circa 35 km a sud-est di
Grosseto, sorse al centro dell’omonima laguna nel luogo dove già in epoca etrusca esisteva un abitato . Nel 280 passò sotto il controllo dei Romani, che nel contempo fondarono la colonia di Cosa, nei pressi di Ansedonia. La città attraversò il medio-evo senza lasciar traccia di avvenimenti degni di nota, citata nei documenti come Orbetellum e Orbitellus, che probabilmente deriva dal diminutivo del latino herbetum ("luogo erboso").
In epoca medievale divenne un possesso della famiglia
Aldobrandeschi che lo controllarono fino agli inizi del Trecento, quando il centro passò sotto il controllo di Orvieto e fu forse riedificato intorno al 1110 da Pietro Farnese. A seguito di varie lotte per il controllo della località tra gli Orsini di Pitigliano e gli Orvietani, la cittadina venne conquistata nel Quattrocento dai Senesi che la controllarono fino alla metà del secolo successivo, quando l’intera zona passò sotto lo Stato dei Presidi, del quale Orbetello divenne la capitale. La cittadina lagunare entrò a far parte del Granducato di Toscana soltanto agli inizi dell’Ottocento, a seguito della Restaurazione post-napoleonica.
Dalla laguna di Orbetello, tra il
1927 e il 1933, Italo Balbo partì per le sue quattro crociere aeree con uno squadrone di idrovolanti.
Furono quattro le crociere nelle quali Italo Balbo coinvolse la citta' di Orbetello:1. 1928 - Crociera del Mediterraneo Occidentale (Orbetello-Los Alcazares);2. 1929 - Crociera del Mediterraneo Orientale (Taranto-Odessa-Orbetello);3. 1930 - Prima Crociera Atlantica (Orbetello-Rio De Janeiro);4. 1933 - Seconda Crociera Atlantica (Orbetello-Chicago- New York-Roma).Nel 1928 nacque l'idea di organizzare al posto di lunghi raid individuali delle crociere collettive, questo con il duplice fine di addestrare i reparti di volo dell'allora Regia Aeronautica e di riscuotere il successo internazionale con un raid in formazione, immagine di una moderna ed efficiente aviazione.Ad organizzare l'impresa il sottosegretario al Ministero dell'Aeronautica, Italo Balbo, chiamo' il generale di brigata Francesco De Pinedo, noto per il suo Raid Roma-Melbourne-Tokio-Roma.Per questo primo raid la rotta scelta fu: Orbetello, Elmas, Pollensa nelle Baleari, Los Alcasarez, Puerto Alfaques, la laguna di Berres vicino a Marsiglia e il ritorno ad Orbetello.Nella laguna di Orbetello (GR) si riunirono tutti gli aerei partecipanti all'impresa: 51 S.59 bis, otto S.55, un Cant 22 e un S 62. Agli S. 55 fu assegnato il ruolo di trasporto di personalitaì, soccorso e officina.La mattina del 25 maggio 1928 la Crociera ha inizio e lo stormo decolla con destinazione la laguna di Elmas in Sardegna. Il 27 si riparte per le Baleari, il volo procede regolarmente ad eccezione di una breve sosta da parte di un 55 per problemi ad un motore.Poco prima di Pollensa una formazione spagnola rende onore ai piloti italiani scortandoli fino all'ammaraggio.Il 28 maggio 1928 la meta della tappa successiva fu Los Alcazares in Spagna, il vento forte rende problematiche l'ammaraggio e il flottaggio degli idrovolanti.Nello stesso periodo si consuma la tragedia del Dirigibile Italia sui ghiacci polari, Umberto Maddalena viene richiamato a Sesto Calende per organizzare la spedizione di soccorso agli uomini della Tenda Rossa, il suo S55 I-SAAT ripartira' per la Baia del Re.La trionfale crociera continua verso Port Alfaques, raggiunta il 31 maggio e le cattive condizioni meteo non fermano la tappa successiva: Marsiglia. Dopo un passaggio in formazione sulla citta' gli idrovolanti francesi scortano i nostri all'ammaraggio nello stagno di Berre. e' il 2 giugno quando avviene il rientro ad Orbetello.In totale gli S.55 percorsero oltre 3000 Km senza incidenti e per l'industria aeronautica italiana fu un vero successo. L'ottima riuscita dell'impresa fu di stimolo per la realizzazione di altre crociere, l'anno successivo gli S.55 partirono per la Crociera del Mediterraneo Orientale: Grecia-Turchia-Romania-Bulgaria-Russia.Nel 1930 all'idroscalo di Orbetello venne fondata la scuola di navigazione di alto mare, qui si formarono gli uomini per le due trasvolate oceaniche la Crociera Italia-Brasile alla fine del 1930 e la Crociera in Nord America nel 1933 in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago.Quest'ultima fu un vero trionfo per le ali italiane tanto che ancora oggi in USA per indicare una formazione di aerei si usa il termine